ECLAT si impegna a rispettare i valori di Integrità, rispetto, fiducia e ricerca dell’eccellenza in tutte le relazioni con clienti, dipendenti, partner, fornitori, azionisti, la comunità e l’ambiente, adottando comportamenti efficienti che escludano ogni discriminazione di genere.
Sin dalla sua fondazione ECLAT Srl ha promosso l’occupazione giovanile, soprattutto di donne a capo di diversi uffici, abbattendo ogni tipo di barriera culturale, sociale ed economica e alimentando, così, principi di equità, eguaglianza e pari opportunità.
L’uguaglianza tra i sessi rappresenta uno dei principi fondamentali sanciti dal diritto comunitario e sebbene il Trattato Istitutivo della Comunità Economica Europea (CEE) firmato a Roma il 25 marzo del 1957, avesse riconosciuto una embrionale forma di eguaglianza, è con l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, avvenuta il 1 dicembre del 2009, che l’uguaglianza tra le donne e gli uomini è stata fortemente riconosciuta tra i valori fondanti dell’Unione europea (stabilita dall’art. 2 del Trattato dell’Unione Europea).
Tra gli stessi obiettivi fissati dall’Unione europea nel quadro della Strategia per la crescita Europa 2020 sono individuati tre motori di crescita (intelligente, sostenibile, inclusiva) nell’ambito dei quali si prevede espressamente la possibilità di attuare azioni positive per il raggiungimento di un tasso di occupazione complessivo del 75% per uomini e donne di età compresa fra i 20 e i 64 anni. Infatti, l’incremento del livello di occupazione delle donne rappresenta un importante indicatore dello sviluppo socioeconomico di un Paese.
A livello nazionale, il fondamento giuridico dell’uguaglianza di genere va rinvenuto nell’art. 3, comma 2 della Costituzione che con il riconoscimento dell’uguaglianza sostanziale pone in capo agli organismi pubblici la possibilità di adottare azioni positive al fine di rimuovere quegli ostacoli di ordine economico e sociale, che limitando di fatto libertà ed eguaglianza, impediscono il pieno svolgimento della personalità di ciascun individuo. Specifiche le applicazioni del suddetto principio sono riferite alla famiglia (art. 31), al lavoro (art. 37) e all’accesso agli uffici pubblici e alle cariche elettive (art. 51, art. 117). La fonte principale di diritto nazionale in materia di pari opportunità è attualmente rappresentata dal Codice nazionale delle pari opportunità tra uomo e donna (D.lgs 11 aprile 2006 n. 198), che sancisce all’art. 1 il divieto di discriminazione tra uomo e donna prevedendo l’adozione delle misure conseguenti.
Nell’ambito della Ricerca Scientifica, contesto in cui opera Eclat, pare che negli ultimi anni la percentuale di donne nell’ambito della ricerca sia aumentata, secondo gli ultimi studi pubblicati dall’UE, ma continua ad esserci una forte discriminazione dovuta all’influenza di stereotipi di genere nel settore scientifico. In questo settore le donne sono poco rappresentate e purtroppo non occupano posizioni di leadership, infatti pur rappresentando il 59% dei laureati in Europa, solo una bassa percentuale ricopre ruoli decisionali importanti. Come si legge nello European Commission’s She figures 2012 “l’aumento annuale delle donne ricercatrici è inferiore alla metà del numero annuo di donne laureate in dottorato di ricerca. Ciò indica che, su base annua, meno della metà delle donne che completano il dottorato di ricerca stanno diventando ricercatori professionisti. Inoltre, secondo i dati She della Commissione europea nel 2012, le donne rappresentavano solo il 33% dei ricercatori europei nel 2009. Nel 2011, le donne nell’UE rappresentavano ancora circa il 33% dei ricercatori in tutti i settori, dimostrando che la sottorappresentanza in questa professione persiste.”
Per queste ragioni, trovandoci in un contesto ancora arido, in cui temi sociali come la partita di genere sono poco discussi e affrontati, abbiamo scelto di adoperarci per rendere la parità tra donne e uomini sempre più reale e sempre meno utopica, cercando di attuare soluzioni inclusive per tutti in maniera tale che ogni persona possa avere le stesse opportunità di altre indipendentemente dal genere.
Abbiamo cercato di sviluppare un piano strategico che tenesse conto della differenza di genere e mirasse a garantire pari opportunità di carriera e libero mercato, per stimolare la creatività, il confronto e il dialogo, in maniera tale da aprire nuove prospettive di ricerca. Il nostro piano, inoltre, prevede l’abbattimento di ogni pregiudizio nell’accesso ai finanziamenti di ricerca e una cultura organizzativa subordinata all’inserimento di ogni genere.
Il nostro piano d’azione si applica a tutti coloro che operano in virtù di un rapporto di lavoro dipendente con la Società ECLAT SRL e, per le parti applicabili, ai lavoratori collaboratori ed ai tirocinanti.
Il processo di determinazione del Gender Equality Plan (GEP) ha riguardato tre fasi:
Il Gruppo di Lavoro composto da Federica Costanzo, Marta Mangione e Daniela Saitta ha iniziato l’elaborazione del GEP a marzo 2021.
Questo GEP è stato approvato dal Top Management di ECLAT il 12 Aprile 2021.
Ultimo aggiornamento: 3 Maggio 2021